Con Circolare in data 23.09.2013 la Segreteria Regionale per l’Ambiente ha fornito alcuni indirizzi operativi al fine di rendere omogenea, nel territorio regionale, l’applicazione delle nuove disposizioni di legge contenute nel cosiddetto Decreto del Fare, per la gestione dei materiali di scavo come sottoprodotti.
Si ricorda (vedi notizia del 4 settembre 2013) che con l’art. 41 del D.L. 69/2013 è stato circoscritto il campo di applicazione del D.M. 161/2012, ai soli interventi assoggettati a Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale; mentre con l’art. 41bis, commi da 1 a 5, sono stati regolamentati tutti gli altri interventi relativi alla gestione delle terre e rocce da scavo a prescindere dai volumi di scavo.
Si rileva che le caratteristiche di “sottoprodotto” (di cui all’art. 184bis, del D.lgs. n. 152/2006, come definite all’art. 41bis, comma 1, del D.L. 69/2013) sono soggette a dichiarazione resa dal produttore/proponente, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, da inviare, prima dell’inizio dell’attività di scavo, all’ARPAV.
Rispetto a quanto espressamente previsto dall’art. 41-bis del D.L. n. 69 del 19 giugno 2013, la Regione Veneto ha ravvisato la necessità che detta comunicazione venga trasmessa anche ai Comuni interessati dall’attività di scavo.
Alla Circolare sono allegati i modelli di dichiarazione da utilizzare prima dell’inizio dei lavori di scavo e al termine del completo riutilizzo dei materiali di scavo.
MODELLO 1: comunicazione all’ARPAV (e al Comune), prima dell’inizio dei lavori di scavo, del rispetto dei requisiti di cui al comma 1 dell’art. 41bis, e comunicazione delle eventuali modifiche di detti requisiti.
MODELLO 2: comunicazione, ai sensi del comma 3, dell’art. 41bis, della conferma alle autorità competenti del completo utilizzo dei materiali da scavo secondo le previsioni comunicate.
Le dichiarazioni dovranno essere sottoscritte dal “proponente o dal “produttore”; dovranno inoltre essere individuati il committente dei lavori o l’appaltatore degli stessi, ovvero il soggetto affidatario dei lavori di scavo.
In ogni caso, le dichiarazione devono essere presentate dal soggetto che, in base alle condizioni contrattuali, detiene la disponibilità del materiale di scavo.
Si ricorda che, in regime di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, le informazioni fornite alla pubblica amministrazione debbono essere veritiere e chiare e il dichiarante si assume tutte le relative responsabilità nel caso di falsa o inesatta dichiarazione.
Le dichiarazioni, redatte utilizzando il MODELLO 1 e il MODELLO 2 predisposti dalla Regione, dovranno essere inviate, per tutte le attività di scavo realizzate sul territorio regionale, al seguente indirizzo di Posta Elettronica Certificata dell’ARPAV: daptv@pec.arpav.it, precisando che la struttura destinataria è il Servizio Osservatorio Suolo e Bonifiche, e ai Comuni interessati dall’attività di scavo.
Documenti allegati: