Comunicati stampa dal Consiglio Regionale del Veneto 9 ottobre 2013:
Via libera in terza commissione, presieduta da Luca Baggio (LN), al progetto di legge predisposto dalla Giunta che introduce le nuove norme per la disciplina dell’attività di cava. Il provvedimento ripercorre la struttura della legge regionale 44 del 1982, aggiornandola alle necessità attuali, ma soprattuttocon l’obiettivo di semplificare i procedimenti di pianificazione, aumentare la tutela del territorio con norme più stringenti per la ricomposizione ambientale dei siti estrattivi e di rafforzare le funzioni di controllo da parte della Regione in previsione della costituzione dell’osservatorio per le attività estrattive. La normativa indica anche la procedura per interventi soggetti a valutazione di impatto ambientale e prevede la ridefinizione di alcuni istituti introdotti dalla legge 44/82 e riguardanti la proroga della durata dell’autorizzazione, che sarà fortemente limitata, la decadenza e la revoca. Viene introdotto, inoltre, un sistema di partecipazione finanziaria dell’imprenditore ai costi che la Regione e soprattutto i Comuni sopportano per gli interventi di mitigazione degli effetti che l’attività estrattiva produce sul territorio. “Quello della coltivazione delle cave è un tema delicato, in quanto si tratta di un’attività imprenditoriale da cui non si può prescindere, ma che ha un impatto sul territorio. Occorre quindi arrivare a regolare la materia in maniera equilibrata, guardando alle opportunità e alle prospettive”. E’ quanto fanno rilevare l’assessore regionale alle politiche ambientale, Maurizio Conte(LN) e il presidente Baggio al termine della seduta. “La proposta – hanno aggiunto– andrà a sostituire la legge regionale in materia di attività estrattive (n. 44) in vigore e risalente al 1982. E’ un ulteriore tassello nel processo di revisione e ammodernamento complessivo del settore estrattivo del Veneto. Questo per far sì – hanno concluso Conte e Baggio – che le cave non siano più una ferita aperta per il territorio veneto”. L’assessore Conte ha poi annunciato che nelle prossime settimane la Giunta regionale adotterà anche il nuovo Piano Regionale delle Attività di Cava (PRAC).
Franchetto (FP), bene nuova legge sull’attività di cava. Miglior governo del territorio e maggiore tutela dell’ambiente gli obiettivo
“Bene. E’ importante che la terza commissione consiliare abbia licenziato oggi la nuova legge sull’attività di cava”. Lo ha dichiarato in una nota il consigliere regionale di Futuro Popolare, Gustavo Franchetto , al termine della seduta che ha dato il via libera al progetto di legge predisposto dalla Giunta che introduce le nuove norme per la disciplina dell’attività di cava. “Da almeno quindici anni – prosegue la nota – si chiedeva il superamento della vecchia 44 dell’82 e oggi finalmente è pronto per l’aula del Consiglio un nuovo testo. Le aspettative nel settore sono molte e altrettante sono quelle di coloro che si aspettano un miglior governo del territorio, maggiore tutela dell’ambiente e più ripristini dopo lo sfruttamento del suolo. La legge nei suoi principi e nelle disposizioni – ribadisce Franchetto – punta a questo. Fondamentale anche l’annuncio dell’ Assessore Conte in commissione che entro quindici giorni la Giunta regionale adotterà il PRAC, vale a dire il Piano sulle Attività estrattive, che manca da oltre trent’anni. Ci sono le premesse per far bene e in fretta, considerato lo spirito di apertura e di confronto tenuto dalla Giunta e dalle maggioranza nel corso del confronto in commissione. Perplessità ? Le norme transitorie, in attesa che il nuovo testo sia approvato dal Consiglio. Saranno oggetto di grande attenzione e di possibili emendamenti nel dibattito consigliare”.
Fasoli (PD), bene nuove norme per le attività estrattive, testo comunque migliorabile
“Come Partito democratico ci siamo astenuti nella votazione perché intendiamo in aula migliorare ancor di più questo progetto di legge” lo ha dichiarato Roberto Fasoli (PD), vicepresidente della Terza commissione consiliare, al termine della seduta che ha dato il via libera al progetto di legge predisposto dalla Giunta che introduce le nuove norme per la disciplina dell’attività di cava. “Si tratta – ha precisato l’esponente democratico – di un testo di legge alla cui stesura abbiano collaborato in modo concreto e che finalmente supera la vecchia legge dell’82. Un provvedimento importante perché crea le condizioni per fare un piano regionale delle attività di cava, che non è mai stato adottato fino in fondo da questa Regione, ma solo approvato dalla Giunta. Il nostro impegno – hai ribadito Fasoli – sarà quello di migliorarlo con la riproposizione di alcune osservazioni e emendamenti venuti dagli enti locali e dalle associazioni ambientaliste, con l’obiettivo che il Veneto razionalizzi questi interventi, non sprechi ulteriore territorio, dia risposte alle attività imprenditoriali e contemporaneamente dia ragione a quei Comuni e a quelle associazioni che in questi anni si sono battuti perché il suolo venisse preservato e le attività, una volta esercitate, venissero ripristinate sotto forma di terreno agricolo o di destinazione di pubblica utilità”
Conta (Pdl), riforma urgente per un settore in crisi
“Gli operatori del settore estrattivo stanno aspettando da tempo una risposta che l’attuale crisi ha reso non più rinviabile”. Giancarlo Conta, consigliere regionale del Pdl, auspica che la riforma della disciplina per l’attività di cava diventi leggi entro la fine dell’anno, ora che la commissione Attività produttive ha dato il via libera al disegno di legge della giunta che riforma, dopo trent’anni, le regole del ‘piano cave’ “La nuova normativa – commenta Conta – è al passo con i tempi e riesce a bilanciare le richieste del mondo produttivo con le esigenze dell’ambiente. La riforma prevede interventi precisi di mitigazione ambientale e di ripristino dei siti con il coinvolgimento attivo degli imprenditori oltre che della Regione e degli amministrazioni locali”. La vera sfida, però, osserva Conta, sarà il nuovo Piano regionale delle attività di cava che l’assessore Conte ha promesso di portare in Giunta entro la fine del mese. “Mi auguro che i tempi vengano rispettati – conclude Conta – e che il Consiglio regionali adotti quanto prima entrambi i provvedimenti.”