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ESCLUSIONE DEI MACCHINARI IMBULLONATI DALLA RENDITA CATASTALE DEGLI IMMOBILI PRODUTTIVI

La legge di Stabilità 2016 ha apportato una rilevante novità in materia di determinazione della rendita catastale dei fabbricati di categoria D ed E, ovvero delle unità immobiliari urbane a destinazione speciale e particolare.

Con l’articolo 1, comma 21 è stato ridefinito l’oggetto della stima catastale per i fabbricati di categorie D e E, e stabilite le componenti immobiliari da prendere in considerazione nella stima diretta, finalizzata alla determinazione della rendita catastale. Sono stati quindi individuati gli elementi – tipicamente di natura impiantistica – da escludere dalla stima, in quanto funzionali solo allo specifico processo produttivo.

Con la circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti interpretativi sulle disposizioni contenute nella Legge di Stabilità 2016 per l’esclusione dei “macchinari imbullonati” dalla rendita catastale degli immobili produttivi.

In sintesi gli elementi che concorrono alla stima della rendita catastale di un immobile produttivo, sono: il suolo, le costruzioni e gli elementi strutturalmente connessi, caratterizzati da un’utilità trasversale ed indipendente dal processo produttivo svolto all’interno dell’unità immobiliare (es. impianti elettrici, ascensori, montacarichi, pannelli fotovoltaici che costituiscono struttura di copertura delle costruzioni, ecc.).

Dovranno, invece, essere esclusi dalla rendita catastale tutti i macchinari, i congegni, le attrezzature e gli altri impianti, funzionali ad uno specifico processo produttivo.

Per quanto riguarda le centrali di produzione di energia e stazioni elettriche non sono più oggetto di stima le caldaie, le camere di combustione, le turbine, le pompe, i generatori di vapore a recupero, gli alternatori, i condensatori, i compressori, le valvole, i silenziatori e i sistemi di regolazione dei fluidi in genere, i trasformatori e gli impianti di sezionamento, i catalizzatori e i captatori di polveri, gli aerogeneratori (rotori e navicelle), gli inverter e i pannelli fotovoltaici, ad eccezione, come detto, di quelli integrati nella struttura e costituenti copertura o pareti di costruzioni.

Nell’industria manifatturiera sono esclusi dalla stima tutti i macchinari, le attrezzature e gli impianti costituenti le linee produttive, indipendentemente dalla tipologia considerata. Tra questi, ad esempio, i sistemi di automazione e propulsione, le pompe, i motori elettrici, i carriponte e le gru, le apparecchiature mobili e i sistemi robotizzati, le macchine continue, nonché i macchinari per la miscelazione, la macinazione, la pressatura, la formatura, il taglio, la tornitura, la laminazione, la tessitura, la cottura e l’essicazione dei prodotti.

La novità introdotta con la Legge di Stablità non costituisce interpretazione autentica e pertanto è efficace solamente dal 1° gennaio 2016.

E’ possibile richiedere una rideterminazione della rendita catastale di un immobile, escludendo appunto i cosiddetti imbullonati, con la procedure Docfa. Se la dichiarazione di variazione viene presentata entro il 15 giugno, la nuova rendita potrà essere adottata dal 1° gennaio 2016.

Qui è possibile scaricare la circolare in oggetto:

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